SETE di KERRY HUDSON

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Tu sai cosa è un clichè?

Io no, e tu?

A me sembra di averlo appena letto.


L’avevo detto in tempi non sospetti, quando all’inizio di questa avventura avevo stilato le “regole” di #Progetto52; certi libri vanno abbandonati.

Probabilmente, il fatto che in questo periodo della mia vita non riesca ad essere empatico verso certe storie d’amore non è di aiuto. Quando lo sguardo deve scorrere tra righe che tessono un canovaccio che lentamente si impregna di un certo sentimentalismo, la lettura assume più i tratti della punizione che del piacere.

Kerry Hudson giovane autrice del romanzo Sete ha l’indubbia capacità di legare le parole e raccontare una storia che si sviluppa abbastanza agevolmente in una trama ricca e complessa, dove i due protagonisti Dave ed Alena cercano come novelli Renzo e Lucia di raggiungere non la felicità, ma quell’Una che a tutti è concessa.
È un racconto di due solitudini come tante ce ne sono nella letteratura, che attraverso alcuni balzi letterari sembra solcare mari in tempesta.

Una giovane ragazza Russa, ingenua e sognatrice che con la superficialità di chi vuole evadere dalla mediocrità credendo di meritare di più, si lascia convincere a partire per il sogno della grande città, del grande amore, della grande e fallace avventura in terra straniera per poi un domani sentirla propria.

Un altrettanto giovane ragazzo, confinato in una vita mediocre e ripetitiva, senza sussulti con un passato fatto di amicizie e amori talvolta sbagliati lo spingono a lasciare la sua periferia dove sente di vedere e vivere solo i bordi della vita, per respirare il profumo potente dei propri sogni e seguirne la scia.

Inevitabilmente due persone così, sprovvedute e sensibili, son destinate ad intrecciare i loro destini. Una città immensa e decadente come Londra riserva per loro posti e situazioni che fanno di una storia d’amore un calvario.  Progetti sbagliati, Persone abiette e malvagie, bugie, fughe da paure che più che forza propulsiva son argini viscidi e insormontabili e quell’incomunicabilità di certi passati che diventa straziante, tanto da leggere quanto da vivere.

Il “ma” in tutta questa storia è il suo essere piatta, artificiale, dove tutti i clichè laddove possono essere applicati trovano spazio e conforto.
l’odore di sesso non consumato ed è esattamente così che ti senti dopo aver lasciato indietro l’ultima sillaba di questa storia. Con addosso quella strana sensazione di cose che sai che sarebbero capitate e nell’ordine esatto in cui sarebbero successe, ma  questa consapevolezza ti infastidisce perché non trova conforto in quello che più di tutto volevi, lasciarti dietro non solo la loro storia ma forse anche un pezzo della tua.

Sete è un romanzo per chi vuole una storia di oggi, in cui ci sono tutti gli ingredienti per empatizzare con due protagonisti in cerca di sé stessi. Sarebbe ingeneroso comunque chiudere questa recensione senza dare il dovuto merito a Kerry Hudson, scrittrice di indubbio talento, abile e raffinata nel linguaggio, sicura e scorrevole anche quando il miele inizia a diventare troppo e si rischia il diabete. I passaggi migliori rimangono quelli in cui i personaggi secondari intervengono sulla scena, scombinando i parametri rendendo più rapsodico il movimento concettuale della storia e creando storie nella storia senza mai impedire a questa la sua immediatezza e semplicità

La Meravigliosa copertina di questo volume edito da BeatEdizioni fa di questo libro un oggetto bellissimo al di la del piacere o meno che si prova leggendolo.


RECENSIONE SENSORIALE


Vista: La luce di una finestra

Udito: Small Blue Thing di Suzanne Vega

Tatto: I tasti neri di un pianoforte

Gusto: Impasto per dolci

Olfatto: Il filtro bruciato di una sigaretta


VOGLIE IMPULSIVE


Fare la spesa

Pulire casa

Impegnare la mente


PESO IN VALIGIA: 279 Grammi

INVESTIMENTO: 13.90€

EDITORE: Beat Edizioni
Luca Morello

Unknown

Leva Cestistica del '79; da sempre amante della buona musica, delle belle storie e dei propri sogni.

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